LINE SPECTRUM – Bruma
(Glacial Movements, 2019)
In parziale controtendenza rispetto al percorso che negli ultimi anni l’aveva vista dischiudere il proprio immaginario cristallizzato tra i ghiacci perenni al rugiadoso calore di soluzioni sonore più varie e luminose, l’etichetta Glacial Movements accoglie nel proprio catalogo il nuovo progetto di Oleg Puzan (Dronny Darko), che fin dal titolo suggerisce plumbei paesaggi atmosferici.
Le cinque lunghe tracce che formano “Bruma” rispecchiano infatti l’uniforme grigiore di scenari ghiacciati estremi, nei quali terra e cielo si confondono, mantenendo tuttavia ciascuno le proprie componenti organiche. A rispecchiare queste ultime sembrano infatti votati le due parti del lavoro, la prima densa di frequenze sature e rumorose folate ambientale, la seconda incapsulata in una stasi apparente ma pullulante di microsuoni liminari ed esili texture, che affiorano appena oltre il livello della percezione. Come tale, “Bruma” è un lavoro da ascoltare con grande pazienza e attenzione, preferibilmente in cuffia come consigliato nelle note di copertina, in modo da cogliere i minuti dettagli dai quali è costituito, appena oltre la cupa superficie di una coltre di crepitanti vapori ghiacciati.