SUNGAZE – Light In All Of It
(Self Released, 2019)
Per quanto ciclicamente si assiste al ritorno in auge di stili ed attitudini espressive, la riscoperta recente dello shoegaze ha soltanto marginalmente a che fare con il debutto sulla lunga distanza dei Sungaze, terzetto di Cincinnati che fin dal nome pare rimandare a quell’estetica. Certo, i nove brani raccolti in “Light In All Of It” potranno deliziare gli amanti delle chitarre effettate e delle melodie vocali evanescenti, tuttavia il loro contenuto denota un’attitudine che va ben oltre il semplice revivalismo.
È innanzitutto la provenienza e la formazione musicale della band a presentare un’articolazione estesa – dal metal al bedroom pop passando per il folk – alla quale consegue una rielaborazione varia e personale di pur innegabili basi stilistiche. Se infatti si volesse applicare a “Light In All Of It” l’ozioso gioco delle affinità si scoprirebbe ben presto un catalogo estremamente ampio di riferimenti possibili: a echi degli Slowdive più atmosferici e sognanti si sovrappongono infatti non solo le consuete stratificazioni di chitarre liquide, vortici elettrici ed effetti tremolanti, ma anche una varietà di progressioni ritmiche e pulsazioni ora vivaci ora tenebrose.
Le chitarre di Ian Hilver e le suadenti interpretazioni della moglie tastierista Ivory Snow si ricombinano infatti senza sosta nel corso dei tre quarti d’ora del lavoro, creando di volta in volta luminose sospensioni atmosferiche e trasognate increspature elettriche, sulle quali scorrono eterei flussi di melodie. Ne risulta una galleria di immagini dai contorni piacevolmente sfocati, che tracciano un’ideale linea di congiunzione tra ascendenze shoegaze e visioni di una psichedelia ora lieve ora spettrale, declinata con una leggerezza che avvolge sofficemente, trasportando verso sognanti traiettorie a mezz’aria.