TAMBOUR – Constellations (ou comment arrêter le temps)
(Moderna, 2019)
È per la terza volta quella media dell’Ep la distanza con la quale si confronta Simon P. Castonguay proporre la nuova tappa del suo itinerario di definizione di una formula neoclassica dalle spiccate potenzialità cinemtiche. Come già i due precedenti “Chapitre”, pubblicati tra 2015 e 2016, il compositore canadese applica ai cinque brani di “Constellations (ou comment arrêter le temps)” un approccio istintivo ed estremamente romantico, aperto con naturalezza a un contesto orchestrale di pronunciata suggestione.
La traccia tematica “astronomica” che sorregge i ventisei minuti del lavoro, evidenziata fin dal titolo, si presta a uno svolgimento contemplativo, rispecchiato da vivaci filigrane pianistiche e soprattutto da aperture armoniche che in particolare in “Orion (Mythologies)” e in “Ursa Minor (Caroline’s Theme)” trovano esito in evocativi crescendo di archi e synth. Alternando passaggi riflessivi e misurate progressioni, Castonguay confeziona una vibrante colonna sonora, nelle cui dinamiche smarrirsi dolcemente, con lo sguardo rivolto a un cielo notturno d’estate e con la consapevolezza della portata immaginifica delle altrettanto infinite sfumature della sua tavolozza compositiva contemporanea.