HAMMOCK – Silencia
(Hammock Music, 2019)
Al culmine della trilogia esistenzialista intrapresa con “Mysterium” (2017) e proseguita con “Universalis” (2018), si può ben affermare che Andrew Thompson e Marc Byrd abbiano integralmente trasfigurato l’originaria natura ambientale di Hammock, orientandosi in maniera decisa verso orizzonti di una solennità orchestrale, pur sempre caratterizzata in senso atmosferico. Gli undici densi brani di “Silencia” suggellano tale trasformazione, sublimandola in movimenti di placida grazia neoclassica, dominati dall’austero romanticismo degli archi.
A differenza della commossa emozionalità e della graduale accettazione delle prime due parti della trilogia, in “Silencia” si percepisce una consapevolezza elegiaca, il cui lato umano trova corrispettivo sonoro nelle sinuose orchestrazioni di archi e fiati di Viktor Orri Árnason, che dominano il lavoro in sommesso dialogo con occasionali motivi pianistici e vocalizzi corali, e con l’eterea ambience di soffici risonanze che ne amplificano ulteriormente il carattere meditativo.
Mai come in questo decimo lavoro del duo di New Orleans sono evidenti le connessioni con la pratica compositiva degli Stars Of The Lid, benché in “Silencia” risulti nettamente prevalente l’aspetto dell’immediatezza istintiva di piéce orchestrali presentate in tutta la loro scarna essenza acustica. È quanto basta a conseguire, ancora una volta, effetti di pathos visionario e rarefatta quiete, chiudendo con aerea solennità una commossa ma sempre più consapevole sinfonia dedicata al ricordo e alla fragilità umana.