ATTILIO NOVELLINO – Strängar
(Forwind, 2020)
Non è solo la cadenza delle sue pubblicazioni, senz’altro meno frequente rispetto a quella di tanti artisti sperimentali, a caratterizzare la ricerca sonora di Attilio Novellino in senso spiccatamente personale. Nuova, evidente conferma ne è fornita dai quattro lunghi movimenti che formano “Strängar”, dichiaratamente alieni fin dalla loro presentazione da quell’idea di “conceptronica” che in maniera sempre più diffusa accompagna lavori ambient-drone e affini.
È, invece, puro flusso sonoro quello che attraversa i quaranta minuti di “Strängar”, una obliqua sinfonia realizzata attraverso il costante dialogo di una composita strumentazione elettro-acustica, nella quale pianoforte e archi gravitano nella polvere cosmica emessa da organi e synth modulari, scanditi da percussioni che ne plasmano le frequenze. Estremamente coesa e dinamica è la viva materia sonora che ne risulta, che sembra quasi svilupparsi in presa diretta, assumendo una varietà di forme al tempo stesso definite e lasciate alla libera immaginazione percettiva dell’ascolto.