ODDFELLOW’S CASINO – Burning! Burning!
(Nightjar, 2020)
Ormai prossimo a celebrare il ventennale di Oddfellow’s Casino, David Bramwell aggiunge un nuovo capitolo – il settimo della serie – alla propria personale storia artistica, ancora una volta a cavallo tra musica e letteratura, nella stessa misura in cui rimane radicata nei racconti e delle tradizioni britanniche, senza per questo potersi definire semplicemente “folk”.
Tutt’altro, anzi, poiché l’impianto strumentale di “Burning! Burning!” punta molto su tastiere e arrangiamenti grandiosi, ad amplificare i contenuti di naturale lirismo della scrittura di Bramwell che, dopo l’immaginario marino del precedente “Oh, Sealand” (2017), riempie le proprie canzoni di un’aura di misticismo connessa in particolare ai culti solari. Non è un caso che tra i primi brani rilasciati in anteprima rispetto all’uscita del lavoro vi sia “Sol Ra”, una vera e propria invocazione corale supportata da rigogliosi arrangiamenti orchestrali, ricorrenti un po’ lungo tutto il lavoro, a donare dinamiche pronunciate e ancora una volta ondeggianti all’esile psichedelia di fondo delle composizioni di Bramwell.
È tuttavia la leggerezza pop della sua scrittura e il raffinato romanticismo delle soluzioni sonore a impregnare in maniera decisiva le canzoni di “Burning! Burning!” che, in particolare laddove spogliate dalla patina di misticismo che le caratterizza in larga misura (“Henry Sergeant”, “Twice Around”), confermano appieno la brillantezza di ispirazione di un artista dalla classe sopraffina.