CHRONOVALVE – Light
(Home Normal, 2020)
Mentre la maggior parte dei lavori in campo ambient-drone segue ormai linee concettuali non sempre facilmente riscontrabili dal loro contenuto, il secondo lavoro di Mike Engebretson sotto l’alias Chronovalve riporta la creazione sonora a un livello di purezza ambientale da respirare a pieni polmoni.
A ben sette anni di distanza dal precedente “Trace Of Light” è ancora la luce l’elemento immateriale che connota la musica dell’artista statunitense, tuttavia inteso non quale concetto immanente nelle sue creazioni, bensì quale naturale dimensione percettiva di brani di ariosa leggerezza. Non a caso le note di copertina di “Light” rimandano in maniera esplicita ai momenti in apparenza più ordinari della vita quotidiana, nonché a luoghi, persone e sensazioni semplicemente… illuminati da rarefatti moti dello spirito, tradotti in una vasta gamma di risonanze dai sognanti contorni atmosferici. Mentre è quasi soltanto il brano d’apertura “Watching Over You” a presentare una grana dronica lievemente più densa e increspata, il lavoro scorre in prevalenza placido e rarefatto, attraverso correnti sonore in graduale condensazione, ricamate da voci distanti e frammenti concreti.
Per tutta la sua durata, di poco superiore ai tre quarti d’ora, “Light” disegna così decompresse traiettorie a mezz’aria, che una volta tanto, riescono a restituire alla composizione ambientale il suo profilo più autenticamente emozionale, al quale abbandonarsi per incontaminati voli dell’immaginazione.