TWIST OF FATE – Where The Dusk Has No End
(Oltrelanebbiailmare, 2020)
Per la terza volta in sei anni, Giuseppe Verticchio e Daniela Gherardi tornano ad alimentare la parabola di Twist Of Fate, progetto ormai consolidato che all’insegna di un fluido romanticismo unisce modulazioni chitarristiche e arrangiamenti sognanti, ricamati dal violino elettrico.
Il crepuscolo infinito suggerito dal titolo del lavoro è appunto denso di rifrazioni sognanti, che si discostano nuovamente in maniera significativa dalle ben più tenebrose traiettorie seguite da Verticchio nelle sue opere soliste sotto l’alias Nimh. Non soltanto, infatti, la sua abituale densa grana elettrica svapora in riverberi luminosi ma si alterna ad arpeggi acustici, che tornano a materializzare la magia bucolica del precedente “September Winds” (2016). Nei sei brani di “Where The Dusk Has No End”, i due musicisti si integrano in maniera organica nel catturare una galleria di sensazioni atmosferiche fuggevoli, cariche di sfumature calde, apportate da loop armonici placidamente avvolgenti.
Il filo conduttore contemplativo del lavoro, particolarmente evidente nel carezzevole rincorrersi di delay “Under A Different Horizon” viene appena increspato dalle più sature modulazioni che caratterizzano i due brani conclusivi, sfiorando soltanto volute di un rumore tuttavia liquido, quasi elegiaco. È il preludio al finale “orchestrale” dei quasi quindici minuti della title track, che con il suo fascino malinconico e, appunto, crepuscolare sublima il percorso creativo del duo, sempre più proiettato verso rilucenti orizzonti immaginari.