TOBIAS SVENSSON – Intersections
(Bigo & Twigetti, 2020)
Pur non percependosi in maniera evidente, la varietà delle esperienze pregresse di Tobias Svensson (cantautore, componente di band hardcore e quartetti jazz sperimentali) arricchisce senz’altro il suo debutto sulla lunga distanza in qualità di compositore. Come il suo stesso titolo lascia intuire, “Intersections” non è uno dei tanti lavori di calligrafico minimalismo, nonostante sia incentrato essenzialmente su note pianistiche e basi elettroniche, che tuttavia non fungono da mera cornice, bensì da contrappunto dialogante con melodie scorrevoli e cristalline.
Il leggiadro tocco dell’artista svedese presenta dinamiche in prevalenza vivaci, interpolate con strati sintetici a tratti persino pulsanti (“Reykjavík”), senza tuttavia rinunciare a passaggi più riflessivi (“Haven”) o addirittura densi di un sinuoso romanticismo, capace di coniugare parti acustiche ed elettroniche in una danza dal pregevole equilibrio (la title track). Le intersezioni di Svensson possono dunque dirsi pienamente compiute, tanto dal punto di vista delle combinazioni strumentali quanto da quello tra approccio sperimentale e “pop”, condensati in nove tracce che, oltre a risultare di piacevole ascolto, denotano notevole consapevolezza e solidità compositiva.