BARNA HOWARD – Barna Howard
(Mama Bird, 2012)

È impresa decisamente ardua emergere dall’anonimato nell’affollato panorama cantautorale di questi tempi. Eppure, Barna Howard ci riesce appieno, aggiungendo alla semplicità del suo picking acustico un timbro dylaniano che non passa inosservato e soprattutto tanto, tanto cuore.

Non vi è nulla in apparenza in grado di stupire nel suo omonimo album di debutto, ma dieci canzoni dalla scrittura cristallina, che narrano di batticuori e nostalgie familiari con un calore umano davvero raro.
Le dichiarate influenze di Neil Young e Townes Van Zandt possono rendere solo in parte l’idea di un lavoro che merita di essere assaporato con cura, al riparo dalle frenesie musicali dei nostri giorni. In vinile o digitale: http://barnahoward.bandcamp.com/.

(pubblicato su Rockerilla n. 383-384, luglio-agosto 2012)


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