CAPTIVES ON THE CAROUSEL – The Garden Ep
(Self Relased, 2012)
Captives On The Carousel è un duo di Sheffield formato da Ben Eckersley e Sarah Morrey, che trae la sua peculiare denominazione dal testo di un brano di Joni Mitchell.
Il riferimento è già sufficiente a individuare la sfera musicale di interesse dei due artisti che, dopo il debutto con un Ep omonimo pubblicato lo scorso anno, tornano ora con un altro, più corposo mini-album di sette tracce e quasi mezz’ora di durata complessiva.
È dunque il folk classico, declinato nelle forme di una narrazione semplice schietta, l’ambito nel quale si muovono le canzoni scritte dalla Morrey (chitarra e voce), completate in chiave romantica e vagamente oscura dal violoncello di Eckersley.
Morbidezza interpretativa e rigore strumentale ammantano i brani di “The Garden”, sospesi tra i l’innocenza dei toni di Sarah Morrey, i suoi testi ammantati da un sottile alone di mistero e arrangiamenti che conferiscono un’aura malinconica e decadente a melodie altrimenti zuccherine.
I due elementi si bilanciano quindi in filastrocche spettrali che evidenziano il profondo sentimento che sorregge ballate dark-folk come l’ottima “Keep Your Ear To The Ground” e pensose narrazioni dallo spiccato contenuto teatrale come “Too Soon”, i cui oltre sette minuti di durata si snodano lentamente sulle corde pizzicate del violoncello, depotenziando gli eccessi fanciulleschi a tratti rinvenibili nei testi e nelle interpretazioni della Morrey.
Sono questi caratteri a destare l’attenzione, suscitando speranze per il prosieguo dell’attività di un duo i cui legami col folk più classico vengono alfine palesati nella conclusiva rielaborazione, in chiave scarna e notturna, del traditional “She Moverd Through The Fair”. Tradizione polverosa e austera modernità cameristica, dolcezza e tinte fosche si fondono così nella musica di Captives On The Carousel, che in “The Garden” trova un campionario conciso ma sufficientemente stimolante e rappresentativo.