ALLYSEN CALLERY – The Summer Place
(Woodland Recordings, 2012)
Le stagioni di Allysen Callery sono quelle dei moti del suo animo e come tali prescindono in buona misura dall’andamento di quelle atmosferiche; mentre, nel cuore della primavera dello scorso anno , la cantautrice americana pubblicava un Ep dalle solitarie suggestioni invernali (“Winter Island”, appunto), al declinare di questo autunno eccola impegnata nella narrazione di tematiche estive, in un altro conciso Ep direttamente speculare al precedente.
Eppure, “The Summer Place” non si discosta tuttavia più di tanto dall’immediato predecessore, non solo perché ne mantiene inalterata la semplice formula che vede associata la chitarra acustica a una tra le voci più affascinanti del folk femminile attuale, ma anche perché già il frammento iniziale di settanta secondi (“Honeymoon”) chiarisce tra le sue righe come l’estate di Allysen Callery non corrisponda esattamente a stereotipi di cieli sereni e spensieratezza balneare: “Oh my baby and me/ went to sea/ to an island, for to stay/ a little while./ But the sun hid it’s pretty face away/ & the sky was cold & gray/ & the wind did howl”.
Di estivo, nell’Ep, c’è invece sicuramente il tepore del picking dell’artista del Rhode Island, limpido e serafico nella salmastra “See The Sea”, cullante nella dolcissima “Little Bird That Is Your Name”, non a caso corredata da dedica alla figlia.
L’essenzialità di chitarra-e-voce che connota tutti i sette brani è tuttavia contornata da sentori molteplici, che vanno dal folk oscuro e dalle visionarie evocazioni di “The Huntsman” e “Sakonnet” alle torsioni moderatamente psych delle conclusive “Lyonesse” e “Mockingbird & Whippoorwill”, i cui temi naturalistici uniti ai deliziosi inarcamenti vocali della Callery rimandano all’arcano simbolismo di tradizioni risalenti.
Anche da “The Summer Place” emerge così il profilo di un’artista sensibile, capace di unire grazia melodica e intensità espressiva, reminiscenze polverose e freschezza contemporanea, con la stessa naturalezza con la quale, dopo aver cantato di solitudini invernali, adesso racconta storie profumate d’estate ma pur sempre venate da affascinanti tonalità seppia.
Al pari del precedente, “The Summer Place” è pubblicato dalla berlinese Woodland Recordings in duecento copie stampate a mano e racchiuse in una confezione cartonata. Un’edizione abbinata dei due Ep è disponibile su doppio cd in cinquanta copie, mentre quella in un unico vinile 12” è pubblicata attraverso l’altra etichetta tedesca Jellyfant.
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