EN / JEFRE CANTU-LEDESMA – Blood
(Constellaion Tatsu, 2012)
Il percorso di Jefre Cantu-Ledesma successivo alla splendida esperienza dei Tarentel è costituito in prevalenza da complesse sperimentazioni tra rumore ambientale e psichedelia.
Ultimo tassello della sua corposa discografia solista, la cassetta condivisa con il duo EN (Maxwell August Croy e James Devane) ne conferma sostanzialmente i tratti, fin dalla sua stessa genesi: entrambi i musicisti, che nella primavera dello scorso anno avevano supportato Liz Harris nel corso del suo tour giapponese, hanno in seguito lavorato alle composizioni che formano parte di questa uscita su nastro.
Tutto ruota intorno a “Blood”, traccia unica di ventisei minuti che occupa il primo lato della cassetta nella versione originariamente realizzata da EN e incentrata su sparsi riverberi e su un soffio dronico in costante crescendo, tempestato da detriti cosmici e frequenze moderatamente disturbate.
Il secondo lato contiene due variazioni sulla stessa traccia, elaborate da Jefre Cantu-Ledesma: la prima è un loop di elettricità statica di appena cento secondi, mentre i quasi diciotto minuti della seconda evolvono lentamente da dense saturazioni a morbidi riflessi ibernati, salvo poi sfociare in un’improvvisa sciabolata di rumore sintetico nel suo ultimo quarto.