GHOSTWRITER – Dimensions
(Chaffinch, 2013)
La nuova aggiunta alla ricca libreria sonora di Mark Brend è un breve volume di misticismo anni ’30, ispirato dallo scrittore cristiano Charles Williams.
A differenza delle disorganiche rappresentazioni contenute in “The Continuing Adventures Of The Strange Sound Association”, il quarto d’ora scarso di “Dimensions” (un 7” in edizione limitata, disponibile anche in versione digitale) vede invece l’artista inglese delineare concisi paesaggi spettrali, frutto di una ricerca sonora che a microsuoni di origine acustico-analogica associa frammenti pianistici e saggi di compassato picking a costruzioni melodiche caratterizzate da obliqui profili bucolici, più evidenti nelle due parti della title-track, vero fulcro di un singolo che consta anche di due brevi interludi .
Accanto a Brend, operano per l’occasione i suoi due vecchi sodali nei Fariña, Matt Gale e Tim Conway, il cui contributo arricchisce indubbiamente l’afasica narrazione di Brend quanto meno di strutture armoniche più fluide, esaltandone i caratteri di un’inquietudine fuori dal tempo.