LEONARDO ROSADO – Washed Away Memories
(Pure Wave Recordings, 2013)
Curiosamente anticipato da una raccolta di remix di uno dei suoi brani – “Fragments Of An Absent Summer” pubblicata dalla stessa Pure Wave Recordings nello scorso mese di marzo – “Washed Away Memories” costituisce la terza uscita della giovane etichetta sarda diretta da Stefano Guzzetti, segnando l’approccio dello sperimentatore portoghese Leonardo Rosado a uno dei temi più ricorrenti nelle odierne trattazioni ambient-drone.
Il ricordo, insieme ad altri processi mentali più o meno alterati quale il sogno, è infatti il concept intorno al quale ruotano le otto composizioni raccolte nel lavoro, incentrato sul consueto impianto di esili saturazioni, layers sonori e field recordings ma frutto di un’interpretazione personale, a cominciare dalla concisa durata della maggior parte dei brani e dalla modalità con la quale Rosado plasma la materia sonora. Anziché addentrarsi in ottundenti recessi incentrati su iterazioni e frequenze espanse, l’artista portoghese tesse con cura una trama delicata, che inizialmente si attesta quale morbido flusso onirico, sul quale si innestano via via brillanti stille elettro-acustiche e minuti detriti rumoristi che, a tratti, si inarcano a irrobustire in maniera sensibile la grana di un suono altrimenti in prevalenza placido.
Un viaggio tra memorie e immagini cristallizzate, che della distanza nel tempo o nello spazio reca con sé un senso non di distacco bensì di avviluppante immanenza emozionale.