F.S. BLUMM – Up Up And Astray
(Pingipung, 2013)
Al culmine di un lungo periodo dedicato alle esplorazioni di un più ampio ventaglio espressivo per le sue minimali trame acustiche, esplicitate in collaborazioni di diversa estrazione e fisionomia, Frank Schültge Blumm ritorna al suo originario progetto solista.
Reduce dalle esperienze di Bobby & Blumm, Old Splendidfolia e dalla recente condivisione con Nils Frahm, il chitarrista tedesco ne appare notevolmente arricchito nelle sedici tracce di “Up Up And Astray”, non semplice rassegna di miniature elettro-acustiche, bensì articolato puzzle di un minimalismo che, pur conservando i propri tratti intimisti, si ammanta di estemporanee soluzioni cameristiche e di una vena melodica incarnata anche da ospiti vocali, tra i quali nuovamente Ella Blixt, sua partner in Bobby & Blumm.
Accanto agli arpeggi della sua chitarra acustica ruota infatti un raccolto universo di contrabbasso, tastiere e percussioni, che forma una “musical box” dalle tinte impressionistiche e talora non priva di estatiche sfumature jazzy. Da gradevole sottofondo nei passaggi di più rarefatta ambience-lounge i brani di Blumm si stratificano in progressioni armoniche e arrangiamenti di avvolgente romanticismo, rivelandone la vocazione a un impressionismo dalle tinte pastello che nei pochi brani cantati riassume lineari vesti pop.
L’essenza morbida e crepuscolare di “Up Up And Astray” restituisce dunque un Frank Schültge Blumm decisamente maturato e dallo spettro espressivo ben più ampio rispetto a quello del compassato e solitario dispensatore di trame elettro-acustiche da cameretta.
Carezzevoli contemplazioni per rilassati pomeriggi autunnali.