ANTHONY PAUL KERBY & THOMAS WEISS – Revelation
(Databloem, 2013)
Il terzo capitolo delle esplorazioni ambientali di Anthony Paul Kerby e Tomas Weiss, successivo all’accoppiata di lavori del 2011 (“Appearance” e lo splendido “Distant Shadows”) conduce il duo verso paesaggi sonori sempre più rarefatti. Le nove composizioni di “Revelation” dischiudono ai due sapienti sperimentatori elettronici scenari che travalicano gli orizzonti visibili per ascendere a una dimensione cosmica, alla ricerca di un ipnotico soffio primordiale plasmato secondo diverse modulazioni di frequenza.
Lungo la sua ora di durata, il lavoro traccia una personalissima odissea in uno spazio di ampiezza difficilmente concepibile (“Waiting For The World To Begin”, “Discovery”), nel quale l’oscurità di cupe saturazioni sintetiche (“Black Sand”, “An Uncertain Path”) si alterna a una ciclicità crepuscolare dalla consistenza evanescente (“Days And Nights”).
Proprio come in una visionaria colonna sonora, in “Revelation” Kerby e Weiss svolgono la propria finissima ambience attraverso lunghi piani sequenza che nel finale del lavoro si aprono alle rarefazioni luminose della title track e alla filtrata maestosità di un’orchestra anestetizzata della conclusiva “There Are No Words”. Di parole, del resto, la musica dei due artisti non mostra di avere bisogno alcuno, richiedendo invece soltanto completo abbandono alle carezze incorporee della loro ambient music di purezza assoluta.