CANDIE HANK – Demons
(Shitkatapult, 2014)
Vent’anni di attività intensa e sfaccettata, sotto una decina di diversi alias, hanno condotto il tedesco Patric Cremer a una nuova incarnazione, che riveste il suo approccio destrutturato di un’estetica analogico-sintetica costellata da beat, vibrazioni e impulsi liquidi.
Sotto la denominazione Candie Hank, Cremer racchiude in “Demons” un nevrotico universo 8-bit, non circoscritto al retrofuturismo da videogioco anni ’80 ma cesellato da micro-suoni, inserti dati da strumentazione reale e tenebrosi inserti vocali.
L’allucinata visionarietà sottesa al lavoro, conferisce un tono tutto sommato giocoso ai mille incastri tra le note sintetiche dell’artista tedesco, depotenziandone la respingente superficie post-punk.