CROW PUPPETS – Whispering Hills, Tangled Hair
(Self Released, 2014)
Ecco un altro duo da inserire nell’ormai sempre più nutrito elenco di binomi folk al femminile: non sono adolescenti o poco più, com’era ai tempi dei rispettivi esordi First Aid Kit e Pascal Pinon, né tanto meno godono del supporto di etichette discografiche di prim’ordine, eppure proprio per la spontaneità del loro amore per la musica e per l’ambiente naturale, entrambi fedelmente tradotti nelle loro canzoni, merita di essere scoperto il debutto discografico di due ragazze inglesi che rispondono ai nomi di Cara ed Em.
La loro è una storia autenticamente folk, che discende dal loro incontro tra i boschi del parco naturale di Dartmoor, nel Devon, dove entrambe si erano da poco trasferite e passa attraverso la registrazione di alcuni demo con Jay Darlington (Kula Shaker, Oasis), fino alla pubblicazione, in maniera del tutto autoprodotta del loro primo disco sotto la denominazione Crow Puppets.
Primigenia ispirazione naturale ed essenzialità espressiva ricorrono con estrema forza nelle dieci canzoni di “Whispering Hills, Tangled Hair”, saggi di un folk antico e incantato, che Cara ed Em sviluppano con sensibilità diverse e complementari, omaggiando e nello stesso tempo smuovendo con fresche brezze bucoliche gli strati di polvere della tradizione (“Whispering Hills”) e alimentandone il lirismo narrativo con soluzioni d’arrangiamento semplici ma efficaci (il flauto di “Red Ribbons” e di “Spell Of The Night”). Nel corso del lavoro, le due fanciulle elaborano via via una propria formula di folk antico, filtrato da lenti sognanti (“Night Draws Near”, “Sundown”) e plasmato in piccole ballate classiche ma rese estremamente moderne dai frequenti intrecci tra le voci e dalla spontanea fluidità di armonie acustiche tanto scarne quanto dinamiche (“Be”, “Renew”).
Le pennellate delicate e austere di Cara ed Em, le loro timbriche che coniugano tonalità alte e suadenti bassi e soprattutto la genuina ispirazione loro songwriting fanno di “Whispering Hills, Tangled Hair” una raccolta piccola e preziosa di canzoni folk fuori dal tempo, che ben al di là di superficiali comparazioni, aggiunge un nuovo e particolare tassello all’articolato puzzle delle attuali rideclinazioni del classico folk britannico, davvero in grado di dare respiro (e voce) agli alberi e alle colline di una countryside incontaminata, tra reale e immaginario.