TELEMAN – Breakfast
(Moshi Moshi, 2014)
Tra decantate next big thing e un floridissimo sottobosco di genuina indipendenza, le varie sfaccettature del pop britannico non cessano di offrire spunti stimolanti.
L’ultimo in ordine di tempo proviene da un quartetto a nome Teleman, fomato da ex-membri di Pete And The Pirates, al debutto con dieci tracce avvinte in un caleidoscopio minimal-synth, nel quale aleggiano dolcezze melodiche e lievi pulsazioni kraut.
La produzione di Bernard Butler aggiunge spessore a canzoni scorrevoli, in bilico tra romanticismo decadente e retro-futurismo sci-fi, entrambi comunque gestiti con misura e discreta qualità di scrittura. “Breakfast” risulta così un album brioso e gradevole, distante dai cliché del revivalismo (brit-)pop.
(pubblicato su Rockerilla n. 406, giugno 2014)