DRIFTMACHINE – Nocturnes
(Umor Rex, 2014)
Pubblicato in parallelo al nuovo progetto guidato da Micha Acher (Alien Ensemble) e in un certo senso allo stesso complementare, “Nocturnes” segna la collaborazione tra altri due artisti della scena berlinese, Andreas Gerth (Tied & Tickled Trio) e Florian Zimmer (Saroos).
A differenza dell’impianto totalmente acustico dei “cugini”, Driftmachine è focalizzato essenzialmente su un’elettronica deputata a pennellare paesaggi sonori notturni e ipnotici. Profondamente radicato nelle sperimentazioni cosmiche dei Settanta, il lavoro attinge tuttavia a piene mani dal dub e dalle segmentazioni ritmiche per delineare lussureggianti strutture dinamiche, frutto di un’incessante decostruzione e rimanipolazione di timbri e ritmi.
La sua grana sintetica, percorsa da fremiti alienanti, svaria con naturalezza tra seppiate sfumature di una spessa penombra e policromie degne di lisergiche visioni vintage, entrambe funzionali a incastri melodici strutturati con accuratezza tale da rendere fruibile e briosa la sua matrice ritmico-sintetica post-moderna.