TOBIAS HELLKVIST – Cay
(Dronarivm, 2014)
Un’unica traccia dalla durata di quasi diciotto minuti rappresenta il contributo di Tobias Hellkvist all’ideale atlante ambient-drone compilato, uscita dopo uscita, dalla russa Dronarivm. Seguendo i movimenti ciclici e graduali di una marea, “Cay” descrive una parabola nella quale modulazioni diafane si increspano in cascate di frequenze granulose e distorte per poi ripresentarsi sotto una forma di pura astrazione sublimata in forma di ariose persistenze droniche.
La sequenza appiana l’antinomia tra le diverse consistenze della materia sonora elaborata dall’artista svedese, nella stessa misura in cui impeto e leggerezza, luce e tenebre si combinano nel corso della lunga traccia unica, conferendo ininterrotte dinamiche a un formato espressivo non facile da sottrarre al rischio della monotonia.
Hellkvist nell’occasione ci è invece riuscito compiutamente, catturando in “Cay” un processo in divenire di ricombinazione di forze dotate di polarità opposte che, ricondotte ad unità, restituiscono un amplissimo spettro dronico.