INVOLVED – Revolving Maze
(Hidden Shoal, 2014)
L’intramontabile linea rossa della psichedelia seventies e la recente (ri)scoperta di mondi sintetici futuribili si incontrano nel progetto collaborativo Involved allo stesso modo in cui sono in esso confluite attraverso l’Oceano Atlantico le sensibilità di Joe Dorsey (Until Sunrise, Ocean Architecture) e del belga Reivilo Enoignor (Battlestations).
Dense e angosciose come flutti oscuri, ma anche pennellate da colori visionari, le undici tracce di “Revolving Maze” sono il frutto di un’ispirazione estremamente composita, nella quale le sensibilità dei due artisti si ricombinano senza soluzione di continuità, manifestandosi in un’ibrida miscela di scie cosmiche, pulsazioni sintetiche e riverberi onirici. Nel corso dell’album si passa così dalle cadenze claustrofobiche del singolo “Machiavella” alle evanescenze ambientali della title track e di “Angular” e alle sinuose torsioni di “Tumult”, quest’ultima quasi una rideclinazione shoegaze in chiave (retro-)futurista.
In parallelo al compatto muro sonoro che costituisce il fondale di quasi tutti i brani, le tastiere definiscono anche groove pulsanti che fanno deviare brani quali “Radiation Leak” e “Patient” verso una dimensione più vivace e persino spensierata. Si tratta, comunque, di episodi minoritari nel corso del lavoro, che palesano proprio la pluralità di matrici espressive alle quali si ispira il progetto Involved, articolata tanto in polvere cosmica dei primordi della musica elettronica quanto in tentazioni sintetiche di più diretta ascendenza eighties. Dalla fusione di tali elementi ha tratto così origine una materia sonora vitale, niente affatto avvinta dalla nostalgia ma perfettamente collocabile in quell’attualità che omaggia il passato rielaborandolo, operazione nella quale ogni estimatore di acidi viaggi sci-fi può dire che Dorsey ed Enoignor riescano con rispettosa passione.