elskavon_revealELSKAVON – Reveal
(Self Released, 2014)

Liberare l’immaginazione affinché possa rivelare la realtà. Questo ipotetico motto potrebbe applicarsi integralmente a Chris Bartels da Minneapolis e al suo progetto artistico Elskavon; di certo costituisce l’impianto concettuale sottostante al binomio di lavori pubblicati negli ultimi dieci mesi, intitolati appunto “Release” e “Reveal”, che costituiscono il secondo e il terzo episodio della sua breve esperienza di autoproduzione ambientale intrapresa con “Movements In Season” nel 2012.

Nella loro ritrovata adesione concettuale alla realtà, le nove tracce di “Reveal” ancorano nuovamente a riferimenti terreni i coinvolgenti soffi ambientali dei lavori precedenti, introducendo un elemento finora assente dalla tavolozza di Bartels: quello ritmico. Si tratta, ovviamente, di percussioni sfumate, poste a cadenzato sostegno di una costellazione di morbidi timbri e caldi riverberi chitarristici; ne risulta qualcosa che rimanda in maniera significativa alle intersezioni tra ambient e post-rock di band quali The American Dollar o North Atlantic Drift, declinando il concept alla base del lavoro secondo un registro che non per questo diventa materiale ma mantiene un’evidente consistenza vaporosa.

Tutto è delicato e sognante nei tre quarti d’ora di “Reveal”, tutto risuona con sinuosa lentezza, senza accedere a prevedibili crescendo e nemmeno a livelli distorsivi privi di modulazione. Se da un lato le pulsazioni elettroniche plasmano l’apertura “Imprints” in affascinanti riflessi nordici e si ergono riconoscibili al culmine di “Letting Go”, nella maggior parte del lavoro la componente percussiva permane circoscritta a echi ed esili vibrazioni, persino diluite nella cullante ambience orchestrale di “April Rain” e di “Reverie” e ancor di più tra le dolci stille pianistiche di “Wishes”.

Quella di “Reveal” è musica che resta sospesa a mezz’aria, rendendo ancor più ampi gli orizzonti sonori di Bartels, consapevole interprete di un’autonomia artistica che si manifesta tanto nella modalità di produzione e distribuzione dei suoi dischi quanto nel loro contenuto, in un equilibrio tra stili che non conosce anacronismo né maniera, ma soltanto rispondente a un’ispirazione genuina e capace di creare affascinanti mondi sonori.

http://anthemfallsmusic.com/elskavon

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