THISQUIETARMY – Altar Of Drone
(Midira, 2014)
Non è inusuale l’impiego di aggettivi quale “maestoso” e metafore quale quella della “cattedrale” (di suono) per descrivere opere incentrate su torsioni droniche che mantengono viva e percettibile la propria componente rumorosa di base. Vederla consacrata nel titolo del nuovo lavoro di Eric Quach, alias thisquietarmy, non stupisce dunque più di tanto, soprattutto in considerazione del fatto che le quattro lunghe tracce di “Altar Of Drone”, pubblicate su cassetta in edizione limitata attestano una performance dell’artista canadese svoltasi in una chiesa, la Christuskirche di Bochum.
I due lati della cassetta, constano ciascuno di due brani dalla durata di complessiva di venti minuti, nel corso dei quali Quach dà libero sfogo al suo arsenale di distorsioni, effetti e filtraggi. “Altar Of Drone” è un’opera in un certo senso circolare, con il brano iniziale e quello finale unici a presentare delle impennate rumorose pronunciate (in particolare il primo), al tempo stesso specchio dell’idea di sacralità sottesa all’opera e residuo portato dell’esperienza post-rock di Quach ai tempi dei Destroyalldreamers.
I due brani centrali recano invece modulazioni più evanescenti, che spostano le composizioni verso pregevoli ambientazioni di stampo quasi cinematico, offrendo una prospettiva diversa della solennità concettuale sottesa alla declinazione dronica dell’artista canadese, qui a un interessante stadio evolutivo.