MARCUS FJELLSTRÖM – Lichtspiel Mutation 2: Alechsis
(Dronarivm, 2014)
La sonorizzazione di vecchi film del cinema muto è pratica ormai diffusa tra compositori neoclassici e artisti sperimentali. L’operazione condotta da Marcus Fjellström nella serie “Lichtspiel Mutation” è tuttavia parzialmente diversa e senz’altro più ambiziosa: non si tratta del semplice accompagnamento delle immagini secondo codici comunicativi elaborati in maniera arbitraria, bensì di dare voce e contenuto narrativo alla trama della pellicola prescelta.
Nel caso di “Lichtspiel Mutation 2: Alechsis”, i frammenti di “The Amazing Mr. X”, pellicola di Bernard Vorhaus del 1948, sono stati tradotti in sette brevi pièce sonore destinate originariamente a un’esibizione presso un’istituzione d’avanguardia di Rotterdam e adesso rifuse in un cd-r 3” pubblicato in tiratura limitata dall’etichetta russa Dronarivm.
La difficoltà concettuale dell’operazione trova corrispettivo nel tentativo di allegare significato narrativo all’ostico linguaggio sonoro dell’artista multimediale svedese, significato rispecchiato dal libretto di “Lichtspiel Mutation 2: Alechsis”, da scorrere a metà come un racconto, a metà come un trattato di acustica applicata. Dal punto di vista prettamente auditivo, i ventun minuti del lavoro spaziano tra imponenti scie sintetiche, tremule irregolarità elettro-acustiche e destrutturate schegge post-industriali.
Se si eccettuano i quasi sette minuti di allucinazioni cosmiche dell’iniziale “Storm” e le frequenze disturbate del tempestoso “Finale”, il lavoro consta di brevi schegge intorno a due minuti di durata, miniature estemporanee difficilmente comprensibili se disancorate dalla complessità narrativa e visuale dell’opera.