ELIAN – Harrowgate
(Home Normal, 2015)
Lavorare intorno all’essenza pura del suono non implica soltanto confrontarsi con la sua natura volatile, ma anche governare una materia densa e spigolosa. È questa l’idea alla base della ricerca ambientale di Michael Duane Ferrell, che torna a incidere su Home Normal con il suo progetto Elian quasi cinque anni dopo il precedente “Whispers, Then Silence” (2010). La sua non è ambient music ipnotica e rarefatta, bensì la combinazione in un complesso affresco sonoro nel quale fondali atmosferici convivono con impulsi ritmici e bordate di rumore saturo.
Le cinque tracce di “Harrowgate”, organica opera in cinque parti, seguono appunto questa impostazione concettuale, traducendola in una materia densa e sgusciante, che muove da pulsazioni irregolari e spettrali correnti sintetiche per sprofondare in sequenze di claustrofobia post-industriale e apici di rumore.
Culmine del processo è la prima metà dell’allucinata sinfonia di un quarto d’ora della conclusiva quinta parte del lavoro, i cui minuti finali paiono invertire la rotta fin lì tenuta, dirigendola verso acide derive cosmiche, approdo finale visionario e rilassato di un tour de force, tanto faticoso quanto intrigante, all’interno della natura mutevole del suono.