SONMI451 – The Limbic System
(Time Released Sound, 2015)
È tutt’altro che infrequente l’impiego di metafore legate agli impulsi cerebrali per la descrizione di produzioni di elettro-acustica ambientale. Il più recente lavoro del belga Bernard Zwijzen, alias Sonmi451 eleva quella figura retorica a traccia concettuale di nove brani che si dipanano, appunto, attraverso minute risonanze, vibrazioni acustiche, echi e campionamenti per descrivere un processo di creazione sonora che si traduce in esperienza percettiva riconducibile a quell’immaginario non per i soli titoli dei brani, raffiguranti le varie parti del cervello umano.
C’è qualcosa di misterioso, infinitamente piccolo e non conoscibile da parte della sola dimensione sensoriale in “The Limbic System”: si tratta da un lato di una generale sensazione di allucinata, straniante delicatezza nello stillare dei suoni e dall’altro della loro natura di impulsi elettro-acustici puntiformi, che a loro volta rappresentano e sollecitano i flussi che governano la vita e il pensiero. Si va dalle gentili filigrane di “Hippocampus” alle iterazioni ecoiche di “Cingulate Gyrus”, dall’incantato tepore degli arpeggi acustici di “Hypothalamus” alla liquidità sguisciante di “Amigdala”, in una sequenza che, al di là di ogni sovrastruttura concettuale, delinea un’aggraziata declinazione elettro-acustica.
Una grazia tipicamente orientale nella giustapposizione delle minute tessere sonore del lavoro e i colori pastello che si uniscono alla grana sottile della tela sulla quale Zwijzen disegna esili filigrane armoniche fanno di “The Limbic System” una preziosa gallerie di istantanee impressionistiche che, più che una descrizione delle dinamiche neuronali, costituiscono cibo per la mente e carburante per rilassati viaggi in un piacevole stato di abbandono della coscienza.
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