DEAD MELODIES – Slowwave Perception
(Self Released, 2015)
Segnali radio dalle frequenze basse, provenienti da uno spazio sconfinato e misterioso, costellano la prima testimonianza del nuovo progetto di Tom Moore, che dopo una lunga attività sotterranea come Indigolab, in Dead Melodies si dedica a visionarie intersezioni tra ambient e post-rock.
Le quattro tracce di “Slowwave Perception”, che disegnano luminose parabole sonore per poco più di venti minuti, sono costituite proprio dagli elementi suggeriti dal titolo dell’Ep, rilasciato in formato digitale a offerta libera tramite la pagina Bandcamp dedicata al progetto: la loro natura è infatti quella di una bassa intensità di frequenze, il cui carattere morbido e visionario è rivolto appunto a un abbandono sensoriale nel quale poterne assorbire i graduali movimenti e le variazioni.
Echi di voci aleggianti in un’atmosfera indefinita e texture sinteticamente modulate costellano i quattro brani dell’Ep, che viaggiano sul duplice binario di saturazioni increspate da minute pulsazioni sintetiche e turbolenze cosmiche (“Sycamore Rains” e “Radars & Stars”) e decompressioni ambientali che (in particolare nell’estatica title track) paiono decantare lo stargazing degli Hammock in un’orbita ellittica, percorsa da esili drone e detriti alieni, dai quali carpire i segnali di uno spazio infinito.