POST GLOBAL TRIO – Clouds
(Twice Removed, 2015)
Una sinfonia di oltre un’ora, ripartita in nove movimenti identificati soltanto dalla numerazione progressiva, rappresenta lo stato attuale dell’esperienza del Post Global Trio, terzetto sperimentale macedone composto tra gli altri da Dimitar Dodovski.
L’evanescente consistenza delle nuvole, ipostatizzata a concept tematico di “Clouds”, si colloca in coerente linea di continuità con l’idea di intangibilità in movimento espressa nel lavoro dello scorso anno “Fluids” e anche in quello solista di Dodovski “Rivers”.
Un flusso sonoro di impalpabile densità atmosferica, catturato in presa diretta per non disperderne l’essenza fuggevole, caratterizza l’intera durata di “Clouds”, in una combinazione di persistenze e moti connettivi graduali, i cui vapori vengono appena scossi da correnti di elettricità statica, sotto forma di glitch e field recordings, interpolati a loop ipnotici che sospingono in decompresse traiettorie a mezz’aria.
Addentrarsi tra le soffici coltri di “Clouds” significa abbandonarsi alla purezza di profondità ambientali armonicamente modulate, eppure sul filo di una tensione latente, ma non certo più angosciosa di quella di una pioggia improvvisa.