DAVID ESCALLÓN – Invisibles
(Éter, 2015)
Due piani bianchi e levigati che si incontrano su un lato: l’estrema essenzialità della copertina del nuovo lavoro di David Escallón descrive già in maniera esaustiva l’estetica dell’artista colombiano, applicata a un universo al tempo stesso materiale e astratto.
La materialità appartiene agli oggetti che occupano lo spazio, l’astrattezza è, viceversa, quella delle componenti organiche dello spazio indistinto che li definisce: queste ultime sono rappresentate in “Invisibles”, popolati da irregolarità e minuti detriti atmosferici.
Di tali elementi pullulano le frequenze modulate e le poche note riconoscibili delle sei tracce, che più spesso descrivono i vuoti e le sospensioni di uno spazio sonoro silente.
(pubblicato su Rockerilla n. 424, dicembre 2015)