VILLAGERS – Where Have You Been All My Life?
(Domino, 2016)
Per uno come Conor O’Brien, guardarsi indietro attraverso la reinterpretazione delle proprie canzoni non è affatto una pratica ombelicale come potrebbe sembrare. In cinque anni, i suoi Villagers sono passati dal delicato folk acustico dell’esordio “Becoming A Jackal” (2010) alle tentazioni sintetico-orchestrali di “{Awayland}” (2013) al ritorno a una dimensione più intima e disadorna del recente “Darling Arithmetic” (2015).
Da quest’ultimo, tanto in termini estetici quanto di prevalente selezione dei brani, trae le mosse “Where Have You Been All My Life?”, testimonianza di una session registrata nel corso di un’intensa giornata ai RAK Studio di Londra, sotto la guida di Richard Woodcraft e con l’ausilio di un piccolo ensemble che spazia dal pianoforte all’arpa, dal contrabbasso ai fiati.
Con l’eccezione di “Memoir”, scritta da O’Brien per Charlotte Gainsbourg, e della cover di Glen Campbell “Wichita Lineman”, si tratta di una raccolta di brani editi, riveduti sotto la soffusa luce di un’immediatezza dai tratti talora cameristici, in un credibile bilanciamento tra essenzialità acustica e ricerca di soluzioni in grado di arricchire le canzoni del songwriter irlandese. È un contesto nel quale il suo lirismo riesce a manifestarsi compiutamente, depotenziando tratti sintetici (“The Waves”) e amplificando la fluidità pop (“Courage e The Soul Serene”) di rivisitazioni niente affatto banali.
(pubblicato su Rockerilla n. 425, gennaio 2016)