ANTHÉNE – Repose
(Polar Seas, 2015)
Il percorso di trasformazione e progressiva sottrazione degli elementi della sua musica ha condotto Brad Deschamps dall’originario post-rock di North Atlantic Drift (progetto condiviso con Mike Abercrombie) alla personale dimensione ambientale adesso rifusa sotto l’alias Anthéne. Le otto tracce di “Repose” ne costituiscono l’attuale stadio evolutivo, incapsulato in morbidi strati di loop chitarristici, sintetici e organici, che concorrono a definire un’ambience purissima e avvolgente.
Benché dalla tavolozza dell’artista canadese siano scomparse progressioni e accenti ritmici, dalla mezz’ora abbondante di musica che riempie i due lati della cassetta a tiratura limitata nella quale è pubblicato il lavoro non sono mancano affatto dinamiche compositive adesso tradotte nei moti di una soffice marea ambientale, che si innalza in aperture luminose (“Trial Of The Century”, “Repose II”) ed evanescenti abbracci armonici (“Rection”, “Mount Hopeless”).
Deschamps traccia in questo modo un itinerario attraverso uno spazio sonoro placido e piacevolmente indefinito, fonte naturale di suggestioni cinematiche e di quel dolce abbandono dei sensi a una dimensione aliena che costituisce l’essenza di ogni opera ambientale che si rispetti.