SIMON MCCORRY And Where Are You Really From? (Polar Seas, 2021) È un periodo di fervida creatività per Simon McCorry, che subito dopo l’Ep “Nature In Nature” dà alle stampe un lavoro di quaranta minuti, ripartito in cinque dense tracce. Messe da parte le divagazioni ambientali, il violoncello processato dell’artista inglese torna a dominare, solitario,…
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NORTH ATLANTIC DRIFT – Pillars (Polar Seas, 2020) Dopo la compiuta transizione dal primigenio post-rock a un lessico sostanzialmente ambientale, il duo di Brad Deschamps e Mike Abercrombie si cimenta per la prima volta con la distanza fisica tra i suoi componenti, quasi a suggellare l’idea sottostante i due volumi di “Departures”, pubblicati tra il…
MOSS COVERED TECHNOLOGY – Slow Walking (Polar Seas, 2019) Il nuovo lavoro di Greg Baird sotto l’alias Moss Covered Technology rispecchia fedelmente, nello svolgimento e nel contenuto, l’idea di lento incedere suggerito dal suo titolo. Strutturato in otto tracce, corrispondenti ad altrettante ipotetiche tappe, il percorso compreso tra l’indolente partenza di “Slow Walking” e il…
DAVID NEWLYN – Church Fires (Polar Seas, 2018) Da brevi frammenti a tracce di lunga durata, le uscite di David Newlyn coprono l’intero spettro dei formati espressivi di una sperimentazione ancora una volta costellata di microsuoni, detriti e irregolarità di ogni sorta. Nel caso di “Church Fires” il pulviscolo che ammanta gran parte della produzione…
ANDREW TASSELMYER – Places Real And Imagined (Polar Seas, 2018) La ricorrente interconnessione tra luoghi e lavori orientati alla ricerca sonora ambientale viene interpretata in maniera peculiare nella nuova opera di Andrew Tasselmyer che, a margine dell’attività accanto al fratello Michael in Hotel Neon, prosegue nella propria prolifica produzione solista, a pochi mesi di distanza…
HAKOBUNE – Obelisk (Polar Seas, 2018) Alla terza uscita in poco più di tre mesi, Takahiro Yorifuji non abbandona il lungo formato quale veicolo privilegiato di espansione delle sue soffici correnti droniche. Dopo la traccia unica di “Betelgeuse” e le due di “Parhelion“, è ora la volta delle tre di “Obelisk”, costituite da modulate evanescenze…
BRADLEY SEAN ALEXANDER – Lowered Expectations (Polar Seas, 2018) Il nuovo anno della canadese Polar Seas Recordings si apre esattamente dove si era chiuso il precedente (con “Doux” di Forest Management), ovvero dall’immersione in un’iterativa ambience invernale. Protagonista stavolta ne è lo stesso curatore dell’etichetta, Brad Deschamps, che nell’occasione si spoglia dall’alias Anthéne per rilasciare…
FOREST MANAGEMENT – Doux (Polar Seas, 2017) Uno spaccato di pura quiete invernale introduce a partire dall’artwork il nuovo lavoro di John Daniel sotto l’alias Forest Management. Il contenuto di “Doux” non ne smentisce l’iconografia, perfetta cornice di quattro tracce risultanti da una lunga teoria di risonanze ambientali, placidamente stratificate sotto forma di loop armonici…
CHANNELING – Bluffs (Polar Seas, 2017) Tre lunghe tracce pervase da gassose modulazioni ambientali costituiscono il nuovo lavoro di Andrew Osterhoudt, musicista newyorkese che sotto l’alias Channeling si sta rapidamente imponendo come una delle figure più interessanti tra i nuovi manipolatori di loop e modulazioni a base chitarristica. “Bluffs” descrive un itinerario d’ascolto di poco…
JAMES A. MCDERMID – Ghost Folk (Polar Seas, 2017) Il titolo “Ghost Folk” anticipa già a sufficienza il contenuto delle venticinque brevi tracce sotto di esso ricomprese, che segnano il ritorno alle pubblicazioni di James A. McDermid (Clipped Tone, Like Kisses Of Thread) dopo numerosi anni di silenzio. Senz’altro spettrali sono le sensazioni che attraversano…
ANTHÉNE – Shifting Lands (Polar Seas, 2017) Pressoché in contemporanea con “Orchid”, la sua opera più lieve ed emozionale, Brad Deschamps licenzia la cassetta “Shifting Lands”, che in coerenza con il suo titolo riassume idealmente i mutevoli paesaggi sonori finora creati dall’artista canadese sotto l’alias Anthéne. Pur permanendo marcata l’impronta delle soffici risonanze chitarristiche e…
NORTH ATLANTIC DRIFT – Departures, Vol. 1 (Polar Seas, 2017) Prosegue senza inversioni di marcia il percorso di sottrazione sonora del duo di Brad Deschamps e Mike Abercrombie, senza che tuttavia a ciò corrisponda una semplificazione della stratificata complessità della loro musica. Un anno dopo “Visitor”, che già ne aveva indirizzato l’espressione verso decompressioni rarefatte…
RHUCLE – Handmade Ocean (Polar Seas, 2017) La delicatezza dell’ambience elettro-acustica di “Fantastic Garden” aveva già richiamato meritata attenzione sulle creazioni di Rhucle, tra le più interessanti provenienti da artisti giapponesi che da poco si affacciano alla produzione in tale campo espressivo. Il suo nuovo lavoro “Handmade Ocean” conferma fin dalla copertina le sensazioni di…
DAVID NEWLYN – Linen (Polar Seas, 2016) In una linea di diretta continuità con il recente “The Past Increases, The Future Recedes”, David Newlyn pubblica una nuova breve raccolta di essenziali pièce pianistiche sospese tra particelle sonore granulose, derivanti da field recordings o ricercate irregolarità di registrazione. Nel caso dei sette brani racchiusi in “Linen”…
NORTH ATLANTIC DRIFT – Visitor (Polar Seas, 2016) Da poco reduce dalla divagazione solista di Anthéne, Brad Deschamps rispolvera il sodalizio con Mike Abercrombie, proseguendo il percorso di progressiva rarefazione delle originarie intersezioni tra ambient e post-rock di North Atlantic Drift. “Visitor” traccia un conciso itinerario d’ascolto di mezz’ora, ripartita in sette cartoline sonore attraverso…
ANTHÉNE – Repose (Polar Seas, 2015) Il percorso di trasformazione e progressiva sottrazione degli elementi della sua musica ha condotto Brad Deschamps dall’originario post-rock di North Atlantic Drift (progetto condiviso con Mike Abercrombie) alla personale dimensione ambientale adesso rifusa sotto l’alias Anthéne. Le otto tracce di “Repose” ne costituiscono l’attuale stadio evolutivo, incapsulato in morbidi…