CHANNELING – Bluffs
(Polar Seas, 2017)
Tre lunghe tracce pervase da gassose modulazioni ambientali costituiscono il nuovo lavoro di Andrew Osterhoudt, musicista newyorkese che sotto l’alias Channeling si sta rapidamente imponendo come una delle figure più interessanti tra i nuovi manipolatori di loop e modulazioni a base chitarristica.
“Bluffs” descrive un itinerario d’ascolto di poco più di mezz’ora, che conduce attraverso variazioni di densità e consistenza di riverberi ed esili drone, diluiti nelle sognanti correnti sonore dell’iniziale “Drift” e gradualmente ispessite, fino a un esito di rumore granuloso, nella title track che costituisce il cuore del lavoro. Da lì in poi, la conclusiva “Doves” risulta da una progressiva sottrazione di consistenza, che dischiude l’ambience di Osterhoudt a riflessi di cullante romanticismo, completandone il profilo di sensibile artefice di sculture sonore costituite da una lega di latente tensione e suadente abbandono emotivo.
bandcamp concede ogni tanto piccoli tesori di eterea bellezza e quasi disorienta questo lavoro astrale… grazie per la chicca! ascoltato!