DOMINIC COPPOLA – Beloved
(Sequel, 2016)
Tra i tanti temi o concetti abitualmente allegati a opere di sperimentazione ambientale, l’amore non è di certo tra i più ricorrenti. È invece l’oggetto del secondo lavoro solista di Dominic Coppola, già metà del duo Cestine, che in “Beloved” ha raccolto quattordici brevi movimenti creati a partire da una serie di modulazioni chitarristiche impresse su nastro e licenziate in occasione dell’ultimo San Valentino.
Uno spiccato romanticismo anima, appunto, i poco più di cinquanta minuti del lavoro, frutto di variazioni di tempi e timbriche, che modellano su frequenze diverse l’organica sequenza di brani in esso contenuto. Ne risulta un articolato ventaglio di soluzioni, che spaziano da morbidi riverberi degni di Jon Attwood a sinuosi filtraggi ambientali che proiettano sulle scie mentali degli Stars Of The Lid.
Tematica prescelta e, soprattutto, la semplice pratica realizzativa applicata da Coppola ne confermano il tocco lieve e le sensazioni luminose già evocate nel lavoro di Cestine, facendo di “Beloved” una prova di raffinato e non comune romanticismo ambientale.