MAPS AND DIAGRAMS – Delta
(VoxxoV, 2016)
Dopo aver costellato lo scorso anno di una serie di brevi uscite in cd-r, Tim Martin torna a pubblicare un album organicamente concepito, a un anno e mezzo di distanza da “Alluvium”. Le dodici tracce di “Delta” non smentiscono il gusto dell’artista inglese nel combinare loop morbidamente avvolgenti con delicati intarsi elettro-acustici, nell’occasione allegati a un luminoso immaginario naturalistico.
Sono proprio orizzonti ampi e luminosi quelli suggeriti dagli oltre cinquanta minuti del lavoro, nel corso del quale, pure non mancano, soffi saturi (nelle ipnotiche “Pacific Union” e ”South Bend”) e incantati languori ambientali (“Northen Lights”, “Voyages And Travels”). A ciò Martin affianca nuovamente, con tocco impressionistico, timbriche chitarristiche (“Spherical Angles”) e note acustiche risuonanti (“Toixoi”), che dischiudono la sua tavolozza di loop e frammenti armonici al calore di una dimensione emozionale, il cui esito finale è rappresentato da un lirismo cameristico incentrato su archi delicatamente filtrati (la conclusiva “Zink”).
È il nuovo, provvisorio approdo dell’abilità di Martin nella creazione di paesaggi sonori estremamente ariosi, che uniscono descrittivismo ambientale e componenti melodiche, all’insegna di un approccio elettro-acustico profondamente umano.