IAN WILLIAM CRAIG – Centres
(Fat Cat / 130701, 2016)
Vi sono vie molto diverse di pervenire alla sperimentazione sul suono: quella di Ian William Craig parte dalla voce, attraversa modulazioni di frequenze, si salda al rumore e, infine, torna ad amplificare il proprio elemento di base sotto una nuova veste, che da materia grezza si trasforma in veicolo comunicativo.
Tutto questo è condensato nell’imponente nono lavoro dell’artista canadese, “Centres”, oltre settanta minuti di flusso sonoro ripartiti in compositi movimenti prodotti da texture analogiche e trasfigurazioni vocali.
All’interno delle risuonanti cattedrali di rumore che ne risultano, si affacciano tuttavia frammenti armonici di definizione sorprendente, approdo ulteriore delle doti visionarie di Craig, capace di creare un’affascinante sinfonia post-moderna per chitarre, tastiere e voce.