FABIO CARAMURU – EcoMúsica
(Flau, 2016)
Non è pratica inedita quella di associare suoni naturalistici a essenziali armonie di pianoforte; diversa e del tutto particolare, non solo per provenienza, è quella applicata dal pianista brasiliano Fábio Caramuru a “EcoMúsica”, lavoro che fin dalla specificazione del suo stesso titolo descrive la propria essenza.
Si tratta, appunto, di un vero e proprio dialogo tra un pianoforte e i suoni emessi da animali della fauna locale, principalmente uccelli. Tale dialogo rappresenta l’esito di una vera e propria ricerca sonora condotta sul campo da Caramuru, i cui frutti sono interpolati in maniera niente affatto casuale a partiture pianistiche al tempo stesso fluide e decise.
Ne risulta l’affresco dinamico di un viaggio nella foresta pluviale, nel quale le frequenze naturali abbracciano le risonanze delle note, amplificandone il calore insito in timbriche che a tratti sfiorano vellutate cadenze jazzy, ma che nel corso dei quattordici brani del lavoro più spesso incarnano un rigoglioso approccio tropicale al minimalismo pianistico.