POPPY NOGOOD – Mood Paintings
(Preserved Sound, 2017)
Se il primo lavoro di Poppy Nogood (“Music For Mourning”, 2016) manteneva fede al riferimento Riley-iano prescelto quale alias dal violinista statunitense, il nuovo “Mood Paintings” ne espande tanto i contenuti concettuali quanto gli orizzonti espressivi.
I quattro movimenti di circa dieci minuti ciascuno dei quali l’album si compone tendono infatti a superare le semplici iterazioni di note e timbriche, per strutturarsi in partiture di più evidente marca ambientale, ma non per questo tali da espungere componenti armoniche invece più vivide che mai. Così, alle dense modulazioni che, con incedere inizialmente irregolare, connotano la prima metà di “Mood Paintings”, “Treading” sostituisce dialoghi tra strumenti a corda dalle sfumature jazzy, mentre la conclusiva “Hold Me Like You Do The Sun” dischiude astratti scenari di un’inquietudine visionaria, veicolata appunto dalle acute vibrazioni del violino.
La cangiante attitudine dei nuovi brani di Poppy Nogood si allega del resto alla stessa idea sottostante al lavoro, consistente in una sorta di autoritratto emotivo dell’artista statunitense, come tale esposto alle mutevoli dinamiche del suo animo, coerentemente rappresentate in quattro prolungate istantanee, risultanti al tempo stesso da ragione e istinto applicato a moderne tecniche di composizione ed esecuzione.