LIGHTNING BUG – The Torment Of Love E.P.
(Self Released, 2017)
Cosa c’è di più languidamente adolescenziale della sofferenza sentimentale? Forse solo la dimensione “da cameretta” nella quale si manifesta, al pari delle canzoni in bassa fedeltà che le raccontano: tali elementi ricorrono integralmente nel breve Ep digitale “The Torment Of Love”, seconda autoproduzione dopo la cassetta “Floaters” (2015) di Lightning Bug, progetto newyorkese che non lascia trasparire in rete più approfondite informazioni al proprio riguardo. Si può evincere soltanto che veda per protagonista una ragazza dai tratti orientali e dalla voce delicata, applicata a canzoni caratterizzate da intime atmosfere condensate da una varietà di riverberi e in media fedeltà.
Le quattro tracce di “The Torment Of Love” sviluppano tale comune denominatore secondo modalità significativamente diverse, spaziando dai semplici vocalizzi che solcano l’ambience sognante dell’apertura “Aubade” ai decisi vortici di feedback in odor di shoegaze della conclusiva “Flower After Flower”; nel mezzo, si coglie l’essenza più fedele della personalità di Lightning Bug, gravitante intorno a dolci melodie, dispiegate sui tocchi acustici al rallentatore di “The Yellow Warmth In My Side” e sulle ariose armonie dream-pop di “Nocturne”. Negli appena diciotto minuti di “The Torment Of Love” l’artista newyorkese racchiude dunque un piccolo, variegato incanto di fragilità e sentimenti, originati da una dimensione raccolta ma pronti a diventare universali.