MATH AND PHYSICS CLUB – Lived Here Before
(Matinée / Fika Recordings, 2018)

Nonostante la raccolta “In This Together” (2016) ne avesse in parte temperato la quinquennale mancanza di un nuovo album vero e proprio, i Math And Physics Club si presentano al loro quarto disco senz’altro maturati e in parte trasformati nella loro vivace indole indie-pop. Superato il traguardo dei dieci anni di attività, la band di Seattle si è affidata al produttore Chris Hanzsek per finalizzare dal punto di vista del suono le canzoni che trovano spazio in “Lived Here Before”, registrate in uno studio distante dalla città, come alla ricerca di un’atmosfera e di un’ispirazione incontaminata.

Il risultato sono undici brani che, senza smentire la vivace scorrevolezza della sua scrittura pop, ne orientano la fisionomia verso una maggiore consapevolezza tematica e di mood, alla quale corrisponde una parziale ridefinizione delle soluzioni sonore che la accompagnano. Permangono infatti solo sullo sfondo gli abituali punti cardinali dei Math And Physics Club, radicati in un raffinato lirismo pop che spaziava dagli Smiths ai Belle And Sebastian, appena ispessito dalla schiettezza elettrica dell’album precedente, sovrastato da un lato da una cornice “indie”, che rimanda piuttosto alle college band di inizio secolo, e dall’altro da uno spirito più riflessivo e malinconico, a tratti addirittura lievemente oscuro.

Non mancano tuttavia tra i solchi di “Lived Here Before”, spunti di divertita leggerezza pop, tra i quali ricompaiono sbarazzino tracce jangly (“Take A Number”, “All The Mains Are Down”), tuttavia diluite tra sfumati echi wave (la breve “Falling For It”) e controllate pulsioni ritmiche allegate a un candore emo-core degno a tratti dei primi Death Cab For Cutie (“Marblemouth”, “Past And In Between”). A non mutare, in fondo, è pur sempre l’agrodolce leggerezza delle melodie della band di Seattle, consacrata magistralmente nel dimesso finale “Drive To You”, che in “Lived Here Before” segna la nuova tappa di una consapevolezza matura che non manca mai di continuare a scrivere un inesauribile racconto pop, che attraversa distanze geografiche e temporali, tra Inghilterra anni ’80 e odierna West Coast statunitense.

http://www.mathandphysicsclub.com/

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