BENJAMIN LOUIS BRODY – Far Away Music
(Preserved Sound, 2018)
L’ambizione di realizzare un lavoro di “meta-musica” ha guidato Benjamin Louis Brody nella di “Far Away Music”, orientate a una sorta di sinestesia percettiva, in forza della quale l’artista newyorkese ha rimaneggiato proprie composizioni alla ricerca degli elementi intrinseci di un suono dotato delle medesime potenzialità prospettiche delle immagini.
Il senso di distanza suggerito dal titolo risponde appunto a tale obiettivo ed è puntualmente rispecchiato dal contenuto delle quattro lunghe tracce che formano il lavoro, interamente concepite attraverso una (ri)elaborazione di un flusso di frequenze digitalmente trattate in tempi e ampiezza. Ne risultano prolungate istantanee di spazi aerei, sui quali le modulazioni di Brody planano in un volo leggero, attraverso persistenze ambientali che recano con sé sensazioni di distanza fisica e temporale, scandagliando il tema “hauntologico” della memoria in dissolvenze sempre più evanescenti.