RETEP FOLO – Galactic Sounds
(Clay Pipe Music, 2018)
Impulsi galattici, amori galattici, sogni, variazioni e corse verso una conclusione, a sua volta, galattica: tutto è rivolto all’infinito di uno spazio immaginario, come quello scaturito dalla fantasia a occhi chiusi di un bambino, nel secondo lavoro di Peter Olof Fransson (Ester Elster, The Owl Report) sotto l’alias Retep Folo, che segue di due anni l’altrettanto immaginifica raccolta “Music For Cats”.
Come da titolo, “Galactic Sounds” è una collezione di bozzetti sonori connessi a una concezione estetica retro-futurista, per dar voce alla quale l’artista svedese ha appunto impiegato una strumentazione particolare e volutamente desueta. Un organo Farfisa, un basso risalente ai tempi della Germania Est, un glockenspiel giapponese e variopinti nastri d’annata conferiscono spiccate sensazioni vintage ai collage analogici di Fransson, le cui pulsazioni giocose vagheggiano scenari di una realtà futuribile, dai contorni surreali.
Nel compilare la sua peculiare libreria sonora, l’artista svedese pone comunque grande attenzione sulle componenti melodiche di brani che risultano piuttosto da una sequenza particelle danzanti, sospese in un iperuranio originato da una fantasia che si alimenta di strumenti e suggestioni atemporali.