KENJI KIHARA – Dawn
(Eilean, 2019)
In coerenza con la cultura e con la più generale impostazione delle arti espressive giapponesi, le declinazioni di elettro-acustica ambientale sono spesso improntate a un delicato equilibrio tra elementi, volto a rispecchiare quello tra uomo e natura. Non sfugge a questa considerazione “Dawn”, opera più recente del giovane compositore Kenji Kihara (alias Sphontik), che nelle sette tracce che lo costituiscono intende appunto restituire in forma sonora le sfumature di luce e le sensazioni di un’alba tra terra e mare, tra monti e cielo.
Il tutto è perfettamente condensato nelle calde risonanze di un’atmosfera immaginifica e intrisa di languori nostalgici, che tuttavia, nella parte finale del lavoro, si riveste di dinamiche briose e pur moderati accenti ritmici. La tavolozza ambientale di Kenji Kihara dimostra, dunque, varietà organica e consistenza evanescente, proprio come quella delle suggestioni paesaggistiche ed emozionali che descrive in una sequenza di istantanee e di più lunghi piani sequenza, naturalmente orientati a panismo meditativo e animati da fragile grazia aurorale.