FOREST MANAGEMENT – Passageways
(Whited Sepulchre, 2019)
La prolifica produzione ambientale di John Daniel sotto l’alias Forest Management segna con “Passageways” una nuova tappa di un bilanciamento tra ricerca sonora e immaginifici contenuti emozionali. Come già nel caso degli incantati paesaggi ambientali di “Doux” (2017), è ancora un approccio istintivo a guidare l’artista di Cleveland lungo i cinque densi brani del nuovo lavoro, connessi dal punto di vista concettuale a ricordi di luoghi di una memoria personale che riaffiora attraverso scheletri armonici per poi tornare a sopirsi sotto spesse coltri di tenebra ambientale.
Così, alle eteree evanescenze di “Ageless Imagination” e alle risonanze romantiche di “Love And Stillness” si avvicendano ben presto i torpori ovattati di stratificate coltri sintetiche, che trovano esito nel quarto d’ora di sospensioni e dense saturazioni della conclusiva “Various Sources Of Light”. Una naturale attitudine all’orchestrazione di fragili drone convive dunque in “Passageways” con la ricerca sonora di John Daniel, che, senza ricorrere a sovrastrutture “hauntologiche”, ha distillato suggestioni personali in un universale microcosmo sonoro, pullulante di toni e timbriche sgranate come ricordi in progressiva, cinematica dissolvenza.