SEVERAL WIVES – Göldi Fell
(Gizeh, 2019)
Nelle oscure propaggini tra minimalismo orchestrale e iterazione dronica si colloca il progetto Several Wives, dichiaratamente improntato a immaginifiche evocazioni teatrali, che con “Göldi Fell” segna la seconda tappa di un percorso intrapreso un anno e mezzo fa con la cassetta “Blonde, Arms Tight Black”. Le nove anguste stanze che formano il nuovo lavoro mantengono fede alle tenebrose evocazioni sottese all’estetica di Several Wives, incarnate da inquieti riverberi ed espanse vibrazioni di corde e archi, che gradualmente costruiscono un’ideale colonna sonora dagli inquieti contorni spettrali.
Eppure, nei sotterranei dell’anima attraversati da “Göldi Fell” non vi è spazio soltanto per scenari claustrofobici, ma soprattutto per le innumerevoli combinazioni di una meditativa ambience acustica. Il lavoro si candida così a pieno titolo quale minimale traslitterazione cameristica di un immaginario dark-ambient plasmato senza ausili elettronici, ma con tutta la suggestiva immediatezza di uno spettrale ensemble da camera.