MOONCHY & TOBIAS – Atmosfere
(Tiny Room / Hidden Shoal, 2019)

A margine di quella, ormai consolidata, con Chloë March, Todd Tobias ha di recente intrapreso un’altra collaborazione con una voce femminile. Nel caso di Pat Moonchy, storico nome dell’avanguardia milanese a che a sua volta presenta un curriculum estremamente vario e stimolante, l’incontro ha avuto già esito in un lavoro omonimo condiviso pubblicato lo scorso anno, che trova adesso seguito immediato in “Atmosfere”.

Mentre il primo capitolo di Moonchy & Tobias presentava un’impronta più marcatamente sperimentale, veicolata dalle torbide ambientazioni sonore dell’artista americano e dai destrutturati vocalizzi di Moonchy, il suo immediato seguito denota quale prima novità la presenza di veri e propri testi, scanditi in italiano sotto forma di declamazioni o movimenti armonici, non sempre facilmente intellegibili, che formano un tutt’uno con substrati strumentali che spaziano da una sorprendente psichedelia acustica a impervie torsioni all’insegna di un’elettricità statica o di una liquida tensione dai contorni wave/post-punk.

L’affresco disegnato dai dodici brevi brani di “Atmosfere” tratteggia un universo distopico popolato da echi spettrali, ma anche a tratti ingentilito da evidenti sfumature psych-folk che, in particolare in “Dall’occhio” e nella title track, mettono in mostra una scrittura sorprendentemente piana, a bilanciare le più intricate idee sperimentali racchiuse in un lavoro di fruizione non sempre agevole, ma ricco di stimolanti ibridazioni di stili e sensibilità.

https://www.moonchytobias.com/

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