MEANWHILE.IN.TEXAS – Endless Decay
(Sounds Against Humanity / Lonesome Studios, 2020)
È un approccio decisamente brusco quello prescelto da Angelo Guido per la sua nuova emissione, ancora rigorosamente su nastro magnetico, sotto l’alias meanwhile.in.texas. La sezione d’apertura di “Endless Decay”, con le sue oscillanti dinamiche rumorose, agita immediatamente l’atmosfera, rendendo palese il percorso di post-moderna decostruzione semantica seguito dal lavoro, articolato in due movimenti da poco meno di venti minuti ciascuno che occupano le rispettive facciate della cassetta su cui sono impressi, senza soluzione di continuità tra le parti che li costituiscono.
Il primo, anche una volta dileguato lo sconquasso iniziale, permane più distorto e tormentato, nonostante la progressiva sublimazione della sua consistenza materica. Non meno solenne, ma senz’altro più astratto e vaporoso, risulta invece il contenuto della seconda facciata, che diluisce l’inquietudine tematica del lavoro in un’avvolgente parabola tra atmosfere dense di vapori che restituiscono rifrazioni persino luminose, quasi a esorcizzare attraverso un tentativo di accettazione il piano inclinato apparentemente irreversibile di una tortuosa contemporaneità.