LAURA CANNELL – The Earth With Her Crowns
(Brawl, 2020)
Quando l’improvvisazione viene portata fuori dagli studi di registrazione o dai contesti casalinghi degli artisti nascono interazioni tra strumenti e spazi sonori, in grado di rivelare sfumature e vibrazioni inedite. + appunto il caso dei dieci brani raccolti in “The Earth With Her Crowns” ed eseguiti da Laura Cannell nel contesto di una centrale elettrica ottocentesca, situata nella zona orientale di Londra e dismessa da oltre quarant’anni.
La sua riconversione in spazio espositivo e artistico ha offerto alla violinista inglese un contesto ideale per dare libero sfogo alla sua interazione con corde e archetto, nell’occasione contrassegnata da scarne linee armoniche e da un dinamismo a tratti nervoso. Il lavoro non costituisce infatti il frutto di mere emissioni sonore in ampi ambienti abbandonati, bensì di un connubio istintivo dei luoghi e delle naturali risonanze prodotte dalle loro superfici con esecuzioni si cui caratteri ha senz’altro influito il confronto con una desolazione post-industriale che rende in maniera emblematica le trasformazioni operate dal tempo sulle creazioni umane.
Così, sospese e vibranti risultano le timbriche del violino plasmate da Laura Cannell nel corso di dieci istantanee di improvvisazione acustica, di meditativa, atemporale intensità.